| BENEFICI FISCALI |
lunedì 12 febbraio 2024 |
| Benefici fiscali per la mediazione: entro il prossimo 31 marzo le domande online per i crediti d’imposta
Nell’incentivare l’utilizzo della mediazione civile e commerciale, la riforma Cartabia ha introdotto una serie di misure fiscali a favore delle parti che hanno chiesto e aderito alla procedura. Tra di queste vi sono anche alcuni crediti d’imposta che possono essere utilizzati in compensazione orizzontale, tramite il modello F24, con i debiti per imposte sui redditi, contributi INPS e altre somme o indicati nella dichiarazione dei redditi.
Il Decreto Ministeriale Giustizia 1° agosto 2023 ha disciplinato la procedura e le modalità di presentazione della domanda di attribuzione dei crediti d’imposta nonché le regole di trasmissione in via telematica dell’elenco dei beneficiari e dei relativi importi di cui le parti possono usufruire.
In particolare, il 31 marzo p.v. rappresenta, a pena di inammissibilità, la scadenza di legge per inserire nella piattaforma telematica accessibile dal sito “giustizia.it” le domande volte all’attribuzione del credito d’imposta per le mediazioni concluse nell’anno 2023
L ’accesso alla piattaforma viene effettuato tramite le seguenti credenziali: SPID, CIE almeno di secondo livello e CNS (Carta nazionale dei servizi). Se la domanda è avanzata da un Organismo di mediazione o da una persona giuridica si utilizzerà l’identità digitale del responsabile dell’Organismo o del legale rappresentante della persona giuridica stessa.
Una volta ricevute le richieste di attribuzione dei crediti d’imposta, il Ministero della Giustizia effettua le verifiche del caso ed entro il 30 aprile dello stesso anno di presentazione delle domande (e cioè il prossimo 30 aprile 2024) comunica al beneficiario l’importo del credito d’imposta spettante.
Almeno cinque giorni prima di effettuare la comunicazione ai beneficiari circa l’accoglimento delle domande presentate tramite la piattaforma, il Ministero della Giustizia comunica all’Agenzia delle Entrate l’elenco di questi ultimi e l’importo dei crediti d’imposta concessi. A sua volta, l’Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero delle Giustizia l’indicazione dei soggetti che hanno portato in compensazione e in dichiarazione dei redditi i crediti riconosciuti e il rispettivo importo.
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