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Conti correnti no al pignoramento venerdì 27 ottobre 2023

Conti correnti, salta il pignoramento selettivo Autore: Paolo Iaccarino Per l’Agenzia delle Entrate - Riscossione non ci sarebbero stati più segreti, se la Presidente del Consiglio non fosse intervenuta nella serata di ieri. Giorgia Meloni, su tutte le furie, blocca la disposizione, presente nella bozza della manovra finanziaria, che avrebbe consentito all’agente della riscossione, prima di procedere al pignoramento dei conti correnti, la consultazione dell’archivio dei rapporti finanziari. Confermate, invece, le nuove limitazioni alle compensazioni F24. Stop ai pignoramenti “illuminati”. Viene archiviata l’ipotesi di conferire all’agente della riscossione la possibilità di accedere mediante collegamento telematico diretto, già dalla fase stragiudiziale, alle informazioni relative alle disponibilità giacenti sui conti correnti dei contribuenti debitori. In particolare, se l’accesso avesse consentito di individuare i crediti del debitore nella disponibilità di uno o più operatori finanziari, l’agente della riscossione avrebbe direttamente redatto e notificato telematicamente al terzo così individuato, senza indugio, l’ordine di pagamento di cui all’articolo 72-bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 29 settembre 1973. Si trattava, indubbiamente, di una rilevante facilitazione a favore dell’agente della riscossione. La consultazione preventiva, infatti, non solo avrebbe consentito l’individuazione certa dei rapporti bancari esistenti, ma avrebbe guidato in maniera puntuale l’agente della riscossione nell’individuazione dei conti correnti capienti rispetto alle esigenze esecutive, trasformando il pignoramento dei conti correnti in un’arma ad alta precisione. Tutto svanito, almeno per il momento. La limitazione alle posizioni debitorie superiori a 1.000 euro, introdotta sull’onda delle polemiche, non ha scongiurato l’intervento definitivo di Giorgia Meloni che, nella serata di ieri, è intervenuta duramente. “Non se ne parla, questa norma non passa”, senza mezzi termini arriva la bocciatura della Presidente del Consiglio.
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