| Riitardo: l’Amministrazione è tenuta a pagare |
lunedì 13 gennaio 2014 |
| A qualche mese dall’entrata in vigore del Decreto del “Fare” (D.L. n. 69 del 2013), è stata firmata la direttiva con le linee guida per l'indennizzo in caso di ritardi della Pubblica Amministrazione nell’espletamento della propria attività.Si ricorda che, qualora un procedimento amministrativo, di cui sono già scaduti i termini, è ancora aperto è possibile presentare istanza per chiedere un indennizzo economico.Tuttavia è bene tener presente che, entro 20 giorni dalla scadenza, si deve chiedere al dirigente dell'amministrazione titolare di potere sostitutivo un nuovo termine (pari alla metà del vecchio) per la chiusura della pratica.Se anche quest’ultimo termine non viene rispettato è dovuto il pagamento di un importo di 30 euro per ogni giorno di ritardo fino ad un massimo di 2.000 euro che devono essere versati in via forfettaria e automatica.Tale disposizione rimarrà in vigore per un periodo di 18 mesi e in fase di prima applicazione varrà solo per i procedimenti amministrativi iniziati su istanza di parte relativi all'avvio e all'esercizio dell'attività d'impresa (pertanto non si potrà fare richiesta di indennizzo in caso di scadenza termini per una DIA o una SCIA). |
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