| Intervallo contratti a termine, prevale la legge |
lunedì 7 ottobre 2013 |
| La contrattazione collettiva non può incrementare con efficacia normativa la durata degli intervalli tra due contratti a termine, fissata per legge a 10/20 giorni. Se lo fa, ciò vincola le parti stipulanti (i sindacati), ma non produce effetti sul piano «obbligatorio» e sanzionatorio, con la conversione del rapporto a tempo indeterminato. Lo precisa il Ministero del Lavoro nella Nota n. 5426 del 4 ottobre 2013. Il ministero precisa anche che gli accordi stipulati dal 28 giugno possono prevedere una riduzione o addirittura un azzeramento degli intervalli con effetti «normativi», mentre, l'eventuale previsione di durate maggiori non potrà avere effetti sul piano «obbligatorio» (normativo) ma solo contrattuale. |
| |
|
|
Elenco News |
|
|

|