| Pretesa erariale - precisa e circostanziata |
lunedì 18 febbraio 2013 |
| La Commissione tributaria della Lombardia, con la sentenza n. 13/45/13, ha statuito che la pretesa erariale motivata su un presunto abuso del diritto richiede un'analisi fattuale precisa e circostanziata che dimostri la sottrazione fraudolenta al pagamento di un tributo.
Il caso esaminato riguardava la cessione di un contratto di associazione in partecipazione. L’Agenzia delle Entrate aveva valutato che tale cessione fosse priva di qualsiasi finalità economica, configurandosi invece come una mera finzione negoziale posta in essere dalla società cessionaria al solo scopo di fruire indebitamente della detrazione dell'Iva assolta sul corrispettivo pagato per subentrare nel contratto di associazione in partecipazione.
Secondo i giudici lombardi il principio del divieto di abuso del diritto trova la sua derivazione, per quel che concerne i tributi armonizzati (l'Iva, le accise e i diritti doganali) da un principio generale del diritto comunitario, secondo il quale i singoli non possono avvalersi fraudolentemente o abusivamente delle norme di tale diritto. Nella fattispecie esaminata si è ritenuto non sussistente un abuso del diritto realizzato al solo fine di ottenere un'indebita detrazione dell'Iva esposta in fattura. |
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