| Controlli redditometro - scostamenti significativi |
venerdì 11 gennaio 2013 |
| I controlli da redditometro, assicurano dall’Agenzia delle Entrate, resteranno all'interno dei piani di verifiche messi a punto dalla stessa Agenzia.
In tal modo potrebbe innalzarsi, di fatto, e non di poco, la franchigia - ora al 20 per cento - tra il reddito dichiarato e i costi ricostruiti secondo l'accertamento sintetico proposto dal redditometro; questo in ragione del fatto che, concretamente, le verifiche finiranno per indirizzarsi sui casi di maggior impatto economico tralasciando gli scostamenti minori.
Restano comunque due le “armi” su cui fa affidamento l'Amministrazione finanziaria:
l'accertamento sintetico e
le indagini finanziarie.
Per quanto riguarda i controlli basati sulla determinazione del reddito attraverso indici di capacità contributiva, una volta varato il nuovo redditometro, che punta all'analisi delle spese complessive dei contribuenti e non più solo ad individuare beni indicatori di ricchezza, l'Agenzia continuerà la campagna di moral suasion verso i contribuenti (nel 2012 sono state inviate circa 300.000 lettere ai contribuenti per i quali sono emerse spese incongrue rispetto a quanto indicato nelle dichiarazioni, procedendo a circa 35.000 accertamenti).
Anche il fronte delle indagini finanziarie sarà ulteriormente sviluppato e nel 2012 i controlli supportati da indagini finanziarie si dovrebbero essere attestati oltre quota 11.000. |
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