| Redditometro: la famiglia di fatto va considerata |
venerdì 14 settembre 2012 |
| La prima sezione della Commissione tributaria provinciale di Milano, con la sentenza n. 271/01/12 depositata il 10 settembre 2012, ha statuito che gli effetti della convivenza more uxorio vanno equiparati ai fini fiscali a quelli prodotti dal matrimonio, in particolare quando bisogna valutare il maggior reddito a carico di un contribuente.
È necessario considerare anche il reddito accertato del convivente del contribuente e l’aumentata capacità contributiva generata dalla coppia di fatto.
Per i giudici tributari milanesi la convivenza more uxorio, pur non essendo al momento disciplinata da alcuna legge specifica, realizza a tutti gli effetti un nucleo familiare stabile che va trattato ai fini fiscali come una coppia sposata.
Rimane l’obbligo a carico del contribuente di dimostrare in concreto l’esistenza della coppia di fatto. |
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