| Allo studio dei Comuni gli incrementi IMU |
mercoledì 7 marzo 2012 |
| Come previsto sarà l'Imu, che da quest'anno sostituisce l'ICI, l'imposta che dovrà far quadrare i conti 2012 dei Comuni alle prese con il Decreto Salva Italia, che dispone che il 50% del gettito derivante dalla nuova imposta sugli immobili diversi dall'abitazione principale deve essere versato allo Stato.
Naturalmente il restante 50% non è sufficiente a pareggiare i conti dei Comuni, così si stanno mettendo a punto aliquote Imu al rialzo, visto che questa imposta è l'unica leva su cui possono contare effettivamente i Comuni.
Il sindaco di Bologna ha evidenziato come le varie storture presenti nella nuova imposta sugli immobili costringano i contribuenti a mettere mano ai portafogli per salvare da un lato il bilancio dei Comuni e dall'altro il bilancio dello Stato.
Ma la presa di posizione del sindaco di Bologna è condivisa in tutte le città. A Milano è stato dato per scontato l'aumento dell'Imu visto che il Comune quest'anno dovrà fare i conti con lo squilibrio di parte corrente. Sicuramente non verrà toccata l'aliquota sulle abitazioni principali ma per il resto si prevede un aumento fuori misura.
Stessa cosa a Firenze: il sindaco Renzi ha annunciato l'intenzione di mettere nel mirino le case sfitte e gli altri immobili diversi dall'abitazione principale, ma di contro ha anche precisato che ridurrà l'addizionale comunale Irpef dal 4 al 3 per mille.
Roma invece ritoccherà al rialzo anche l'abitazione principale (si prevede il 6 per mille), mentre a Torino si sta discutendo sull'aliquota del 5 per mille. |
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