| Studi di settore e operazioni black list |
venerdì 17 febbraio 2012 |
| Tra le semplificazioni al vaglio del Governo ci sono anche le comunicazioni tra Fisco e contribuente introdotte negli ultimi anni contro la lotta all'evasione, che non hanno fatto altro che rendere particolarmente complesso il rispetto degli adempimenti fiscali da parte di professionisti e contribuenti.
Più volte si è chiesta all'Amministrazione finanziaria una rivisitazione dei nuovi adempimenti contro la lotta all'evasione e soprattutto dei limiti oltre i quali far scattare la stretta anti-evasione.
Ad esempio, con la manovra estiva si è deciso di non fare più sconti a chi "tarocca" gli studi di settore applicando l'accertamento induttivo, ovvero quella tipologia di controllo che può mettere in discussione la posizione del contribuente sulla base anche di un solo indizio.
In questo caso pare che l'Amministrazione finanziaria stia mettendo a punto il ricorso all'accertamento induttivo solo nel caso in cui l'infedele compilazione del modello produca una elevata differenza tra reddito accertato e reddito dichiarato.
Dovrebbero esserci semplificazioni anche per quanto riguarda le comunicazioni black list: si starebbe pensando di escludere, dalle informazioni da inviare, le operazioni di piccolo importo.
Novità anche per le comunicazioni sopra i 3mila euro introdotte dallo spesometro, si sta infatti pensando di ripristinare il vecchio allegato clienti e fornitori. La comunicazione per i 3mila euro dovrebbe rimanere in auge solo per le operazioni con i privati.
Nel decreto, infine, dovrebbero rientrare le modifiche sulle esenzioni Imu (in vigore dal prossimo giugno), cancellate ex tunc dalla manovra di Natale. |
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