| Imu e patrimoniale su immobili detenuti all'estero |
mercoledì 15 febbraio 2012 |
| L'imposta patrimoniale sui beni immobili e sulle attività finanziarie detenute all'estero è a rischio di contestazione su base europea. Il problema sorge in merito al fatto che l'imposta in questione è analoga all'Imu: stessa aliquota, stesso presupposto.
Le uniche differenze riguardano l'assenza delle riduzioni di aliquota e delle detrazioni, e la base imponibile che, nel caso di immobili detenuti all'estero, si calcola sul costo di acquisto risultante dall'atto, e, dunque, stesso valore che deve essere indicato dai contribuenti al quadro RW.
Si attendono chiarimenti anche per i casi di successione e donazione, ovvero se in questi casi il costo di acquisto è quello riportato nelle rispettive dichiarazioni. Quanto alle attività finanziarie, si discute ancora sul concetto di identificazione delle stesse, sebbene prevalgano le istruzioni del quadro RW. Fuori quindi le attività finanziarie date in custodia o amministrazione a intermediari italiani. Per la definizione di valore di mercato, riferimento importante per il calcolo della base imponibile, i chiarimenti di Telefisco del 25 gennaio scorso hanno stabilito che bisogna fare riferimento al "valore normale" ex articolo 9, comma 3, Tuir. |
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