| FATCA: l'Italia invia i dati bancari in America |
giovedì 9 febbraio 2012 |
| I maggiori Stati europei, Italia, compresa, hanno recepito la normativa FATCA, Foreign account tax compliance act, e dunque, si impegnano nella lotta all'evasione fiscale internazionale, inviando i dati bancari al fisco americano. Dunque, l'annuncio di ieri, ha istituzionalizzato l'approccio condiviso da Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti per semplificare gli adempimenti degli intermediari, tenuti all'invio delle comunicazioni, ed anche a cercare di ridurne il più possibile i relativi costi. L'accordo non coinvolge in prima battuta gli intermediari, ma piuttosto i governi centrali che raccoglieranno, a mezzo delle Amministrazioni finanziarie, i dati dalle banche per trasmetterli a Washington, motivo per cui vi sarà un canale diretto di comunicazione tra il fisco italiano e quello americano. Entro il 30 giugno 2013, le banche dovranno richiedere al fisco americano un accordo per consentire allo stesso l'individuazione dei paesi che aderiscono alla disciplina FATCA, che prenderà il via il 1° gennaio 2014, con l'applicazione di una ritenuta pari al 30%. Entro il 30 settembre 2014 gli intermediari dovranno inviare all'Agenzia delle Entrate americana il primo rapporto semplificato, mentre il 1° gennaio 2015 la ritenuta fiscale si applicherà a tutti i pagamenti originati negli Stati Uniti e diretti ai soggetti non compliant. La procedura si concluderà il 30 marzo 2015, giorno nel quale è stato fissato il termine ultimo per l'invio del rapporto completo agli Stati Uniti.
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