| PREVIDENZA - Aumento delle aliquote contributive |
lunedì 6 febbraio 2012 |
| L’Inps, con le circolari n. 14 e n. 16 del 3 febbraio, ha fornito importanti indicazioni in merito alla determinazione degli obblighi contributivi che gravano, nel 2012, su artigiani e commercianti iscritti alle relative gestioni pensionistiche, nonché sugli iscritti alla gestione separata.
Il D.L. n. 201/2011 (c.d. manovra Monti) aumenta, dal 1° gennaio 2012, le aliquote dei contributi previdenziali che dovranno versare i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) fino al raggiungimento del 24%. I contributi cresceranno secondo un meccanismo graduale che si concluderà nel 2018. La manovra Monti ha infatti previsto, per gli iscritti alle gestioni Inps degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, che le aliquote contributive pensionistiche siano incrementate dell’1,3% (passando dal 20% al 21,30%) dall’anno 2012 e, successivamente, dello 0,45% fino a raggiungere il livello del 24%.
Aumentano, quindi, sia i contributi “fissi” dovuti sul minimale di reddito, da versare in ogni caso anche in presenza di un reddito d’impresa inferiore, sia i contributi calcolati sulle quote di reddito d’impresa eccedenti il minimale e nei limiti del massimale annuo.
Per l’anno 2012, il reddito minimo annuo, da prendere in considerazione per il calcolo del contributi, è pari a 14.930 euro. L’ammontare del massimale di reddito per l’anno in corso è, invece, pari a 73.673 euro, elevato a 96.149 euro per gli iscritti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Dal 1° gennaio 2012 aumentano inoltre dell’1% anche le aliquote contributive per gli iscritti all’Inps gestione separata. |
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