| Boom di iscritti alle scuole private |
mercoledì 11 gennaio 2012 |
| Un vero e proprio boom di iscrizioni per la scuola privata. Tra l’anno scolastico 2004/2005 e 2010/2011, la scuola primaria ha visto un aumento dell’8% degli studenti, contro l’1,8% delle scuole pubbliche; nelle secondarie di primo grado, il rapporto è 12,3% contro l’1,1%; nelle secondarie di secondo grado, infine, 7,3% contro 0,2%. Secondo il quotidiano la Repubblica il trend sarebbe determinato dai tagli alla scuola che avrebbero provocato l’aumento drastico del numero di studenti per classe, l’incapacità di seguire in maniera congrua i ragazzi disabili, uscite anticipate o entrate ritardate a causa della mancanza di personale. Cose che non accadono nelle private. Inoltre mentre per gli studenti della scuola statale si spendono 7-8 mila euro a testa, per quelli delle paritarie il costo si aggira attorno ai 5mila. Con la differenza che la percentuale che lo Stato versa in questo secondo caso, rispetto al costo complessivo, è irrisoria. La famiglia deve accollarsi tutte le spese». Confrontando la situazione italiana con l’estero risulta che «In Francia, dove le paritarie sono il 20 per cento, è lo Stato a pagare gli insegnanti. Come in Svezia, in Germania, e nella maggioranza dei Paesi europei, dove i ragazzi sono considerati titolari di un investimento pubblico. Per cui, vale il principio secondo il quale gli studenti hanno a disposizione una certa somma per la propria educazione che i genitori potranno decidere di investire nel tipo di scuola che maggiormente ritengono opportuno». |
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