| Minimi: ammesso il recupero dell'Iva. |
domenica 13 novembre 2011 |
| Dal prossimo 1° gennaio, si calcola che circa 500mila contribuenti dovranno abbandonare il regime dei minimi, non possedendo i requisiti attualmente richiesti dalla recente modifica apportata al regime in questione dalla manovra estiva. Unica consolazione, al momento, è che questi contribuenti potranno detrarsi l'Iva sugli acquisti e recuperare, tramite rettifica, l'Iva non detratta sugli acquisti di beni, anche strumentali, e servizi effettuati a partire dal 1° gennaio 2008, con un conseguente credito a favore. Il calcolo sarà il seguente: una volta individuati i beni ammortizzabili acquistati tra il 1° gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2011, si considera l'Iva dedotta come costo e si calcolano i quinti d'imposta che restano per finire il quinquennio, ottenendo il valore da portare a credito. L'imposta inerente beni in giacenza o non ancora utilizzati, invece, dovrà essere rettificata in un'unica soluzione. Infine, un ultimo chiarimento riguarda la possibilità di compensare il credito Iva sorto quando il contribuente è entrato nel regime dei minimi: secondo l'art. 1, comma 101, della legge n. 244/2007, chi uscirà dal regime a gennaio, potrà effettuare la compensazione delle rate restanti, mentre la rettifica a favore potrà avvenire in sede di versamento dell'Iva annuale |
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