| Paritarie chiedono un regime identico alle statali |
lunedì 17 ottobre 2011 |
| Per legge le scuole paritarie fanno parte di un unico sistema nazionale di istruzione, e per questo il bilancio pluriennale dello Stato, approvato a dicembre 2010, prevedeva per gli anni 2012 e 2013 uno stanziamento di 280 milioni di euro per l’istruzione non statale. Quanto ciò che è stato vero fino ad oggi è solo La metà della metà. Infatti I fondi stanziati dal governo sono teoricamente coperti dalla vendita delle frequenze televisive. Questo ritardo mette in forte difficoltà soprattutto i piccoli istituti, come le scuole materne ed elementari, che hanno poche sezioni e fanno molto affidamento sulla convenzione firmata col Ministero. A oggi non è stata ancora avviata la procedura di riparto del reintegro dei contributi per l’anno scolastico 2010/2011. Se le cose non cambiano saranno costrette a cessare l’attività, con gravissimo danno per le comunità locali e per la stessa scuola pubblica. È assurdo togliere risorse alla scuola paritaria per la necessità di ridurre la spesa pubblica statale. Quanto spenderebbe lo Stato, se dovesse accogliere tutti gli studenti che attualmente frequentano le paritarie? Il sogno rimane quello di combattere la battaglia a livello costituzionale-legislativo, più che economico: Un regime identico, per scuole statali e non statali, eviterebbe questi problemi. |
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