| Più asili privati per risparmiare. |
lunedì 26 settembre 2011 |
| Più privato, meno pubblico. Più risparmio, meno spreco. Musica per le orecchie del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che a Cortina d'Ampezzo, in occasione del meeting del Pdl, ha avuto l'occasione di esaminare il piano per la "cancellazione" delle scuole materne pubbliche a vantaggio di quelle private.
«È ora di sfatare i preconcetti nei confronti dell'istruzione privata che non deve più essere un tabù. All'estero il 16 per cento dei capitali nella scuola sono privati, mentre in Italia siamo fermi all'8 per cento».
Con queste cifre, infatti, converrebbe studiare un progressivo passaggio ai buoni scuola e, magari, a una trattativa sindacale che conservi i diritti e i contratti degli operatori pubblici anche una volta trasferiti alla struttura privata. È evidente, però, che il nostro primo interesse è che le famiglie abbiano il servizio migliore al costo più contenuto. Un maggiore spazio ai privati va senza dubbio in questa direzione».
Dire già che questa idea rivoluzionaria avrà seguito è prematuro. Certo, con un ministro come la Gelmini, che ha già dimostrato di non avere paura a sostenere riforme poco popolari, almeno per il corpo insegnante, la proposta del Pdl veneto è molto di più di un sogno di fine estate. Anche perché qualsiasi soluzione che preveda risparmio di denaro pubblico, col bonus di un servizio migliore, acquisisce di diritto le prime posizioni nella classifica dei provvedimenti all'attenzione del governo. Resta però l'opposizione di tipo ideologico che vede il privato come un intruso pericoloso per il settore pubblico.
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