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Definizione delle liti fiscali pendenti mercoledì 14 settembre 2011

La Manovra correttiva 2011 prevede la possibilità di chiusura delle liti instaurate con l’Agenzia delle Entrate. Le liti fiscali interessate sono quelle fino a 20.000 euro ancora pendenti al 1° maggio 2011. La domanda di definizione devono essere inviate esclusivamente per via telematica. I costi per la definizione variano in base all’importo. Nello specifico, per le liti fino a 2.000 euro sarà dovuta una somma fissa pari a 150 euro; per le liti da 2.000 a 20.000 euro il costo varia in misura percentuale in base allo stato del giudizio: 10% se a vincere l’ultimo scontro è stato il contribuente; 50% se a vincere è stata l’Amministrazione Finanziaria; 30% se non c’è stata alcuna pronuncia giurisdizionale. Per la chiusura della lite il contribuente dovrà versare le somme dovute entro il 30 novembre 2011 e presentare domanda di definizione entro il 2 aprile 2012, cadendo di sabato il termine di legge del 31 marzo. Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 13 settembre è stato approvato il modello di domanda per la definizione delle liti fiscali pendenti ai sensi dell’art. 39, comma 12, del D.L. n. 98/2011, nonché le relative istruzioni e le modalità di versamento. Il modello di domanda si compone, oltre che del frontespizio riguardante l’informativa sul trattamento dei dati personali, delle sezioni nelle quali vanno riportati i dati necessari a identificare il soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio di primo grado, il soggetto che presenta la domanda, se diverso dal primo, e la lite fiscale oggetto di definizione. Per ciascuna lite fiscale autonoma è presentata all’Agenzia delle Entrate una distinta domanda di definizione esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite i soggetti abilitati dall’Amministrazione al servizio Entratel. Il versamento degli importi dovrà essere effettuato autonomamente per ciascuna lite fiscale. È esclusa in ogni caso la possibilità di utilizzare crediti compensabili.
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